La settimana scorsa ho voluto preparare la torta di compleanno per la mamma del mio ragazzo. Mi serviva qualcosa di semplice e dal sapore delicato, che potesse essere gustato alla fine della cena senza rischiare di esplodere o di sentirsi troppo in colpa per le calorie...quindi dopo aver sognato inutilmente ad occhi aperti una golosa Sacher, ho cominciato a sfogliare tutti i miei libri di pasticceria per trovare qualcosa che facesse al caso mio. Poi, con molta nonchalance, arriva la mia mamma...dai, non neghiamolo, i consigli della mamma sono sempre i migliori, a qualsiasi età. Insomma, arriva e mi propone: "perchè non prepari una bella, soffice mimosa?".
Ma perchè non ci avevo pensato prima, è ovvio! Una mimosa. Quindi, eccola qui: è venuta buonissima!
Per il pan di spagna ho optato per una dose del maestro Luca Montersino, per andare sul sicuro!
250 gr di uova intere
175 gr di zucchero
150 gr di farina 00
50 gr di fecola di patate
1 bacca di vaniglia bourbon
Mescolate insieme uova, zucchero e le bacche della vaniglia e metterli a scaldare in un pentolino a fiamma bassa, fino a raggiungere la temperatura di 45°.
Portarle ad una temperatura di 45° gradi, togliete dal
fuoco, trasferite in una grossa terrina e cominciate a montare con un
frullatore, o meglio, in planetaria. Se non avete un termometro e non vi
fidate, potete montare uova e zucchero a bagnomaria. Buona regola rimane sempre
e comunque quella di utilizzare uova a temperatura ambiente, perciò tiratele
fuori dal frigo con largo anticipo. Il composto dovrà montarsi fino a
triplicare di volume. Setacciare la farina e la fecola insieme e aggiungerle
gradatamente (magari in più volte) facendole cadere nel composto attraverso un
setaccio. Quando incorporate la farina fatelo sempre con il classico movimento
del “dall’alto verso il basso”, in modo da non smontare il tutto. Versare in
uno stampo di 24 o 26 cm di diametro, precedentemente imburrato e infarinato e
trasferite in forno già caldo, statico, a 160° - 170° per circa 45 – 50 minuti.
Fate sempre la prova stecchino per controllare il livello di cottura.
Per la crema chantilly
4 tuorli
500 ml di latte
150 gr di zucchero
40 gr di amido di mais
1 bacca di vaniglia
+
350 gr di panna fresca montata
50 gr di cioccolato fondente al 50% tritato grossolanamente
Bagna al liquore Strega
100 gr di zucchero
100 gr di acqua
40 gr di liquore Strega
Sbattere i tuorli con lo zucchero e i semini della bacca di
vaniglia; a parte scaldate il latte con
il baccello in infusione portandolo fino a bollore. Aggiungete l’amido alle
uova e mescolare. Lasciate cadere il latte caldo sul composto di uova e
zucchero , mescolate bene e versate di nuovo il tutto nel pentolino. Rimettete
sul fuoco, portate a bollore e terminare la cottura della crema, finché non si
sarà ben addensata. Trasferite in un contenitore
a raffreddare e coprite con una pellicola per alimenti, facendo sì di farla aderire
bene alla superficie della crema. Questo permetterà alla crema di non fare la
“crosticina” e di non avere dopo dei grumi.
Una volta ben raffreddata, incorporare delicatamente la
panna montata e la cioccolata a pezzi.
Conservarla in frigo fino al momento di farcire la torta.
Preparare la bagna facendo bollire insieme l’acqua e lo
zucchero per qualche minuto o comunque finché lo zucchero si sarà sciolto.
Togliere dal fuoco, attendere qualche istante e poi aggiungere il liquore. Far
raffreddare.
Tagliate il pan di spagna in tre strati. I primi due più
sottili, il terzo un po’ più spesso perché vi servirà per la copertura.
Disponete il primo sottile strato sul piatto da portata e
inumidire con la bagna. Versate una parte della crema, avendo cura di lasciare
un centimetro dal bordo su tutto il perimetro. Sovrapporre il secondo sottile
strato, bagnate e cospargete di nuovo di crema, stavolta facendola colare anche
sui bordi, livellando bene con una spatola. Prendere lo strato di pan di spagna
più spesso e cominciate a sbriciolarlo con i polpastrelli in una terrina. Cospargere
su tutta la superficie della torta, aiutandosi magari con le mani per farlo
aderire bene sui bordi.
Conservate in frigo fino al momento di servire. Il mio
consiglio è prepararla almeno un giorno in anticipo per far sì che si impregni
bene e acquisisca più sapore. In frigo è importante coprirla: oltre a
proteggerla, questo permetterà di non farla impregnare dell’odore degli altri
alimenti presenti in frigo.
A presto. Isotta